From the Front 2016
Lettura 3 minutiGiovedì e venerdì della settimana scorsa il reparto frontend di Bitbull si è allontanato dalle tastiere per partecipare al From the Front 2016, uno dei più importanti eventi nazionali dedicati al mondo del frontend development.
Il titolo di questa edizione è stato “The frontend guide to life, the universe, and everything”, ispirato al libro e film The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy (non sono mancati maglietta e stickers a tema) e si è svolta nella splendida location degli anni precedenti, il teatro Duse di Bologna.
Si sono alternati sul palco alcuni tra i migliori frontend dev e ux designer a livello internazionale che, forse complici anche le luci, il palco e le poltrone rosse del teatro, sono riusciti a rendere emozionanti argomenti tecnici.
Gli argomenti trattati sono stati molti, alcuni più strettamente frontend, altri più vicini al design, ma costante tra tutti i talk è stato il taglio più improntato a descrivere un approccio piuttosto che una soluzione tecnica preconfezionata.
Tra i talk più tecnici è stato sicuramente molto apprezzato quello di Mark Robbins, che ha lasciato tutti a bocca aperta con “Modern CSS and interactive email”, in cui ci ha mostrato come sviluppare email interattive: mini giochi, una scheda prodotto di un capo di abbigliamento con selezione di taglie e colori. Addirittura le stesse slide della presentazione erano state fatte con solo html e css, sfruttando principalmente complicatissime liste di radio button! ; Meno spettacolare ma non meno interessante il talk di Hugo Giraudel sui Css Modules un sistema per rendere lo scope delle dichiarazioni css locali anziché globali, che insieme al talk di Varya Stepanova “Doing nothing for visual regression testing” (quello che ci ha raccontato è sostanzialmente tutto spiegato qua ) ci siamo promessi di studiare una volta tornati a casa.
Molto relatori hanno scelto tematiche motivazionali e ci hanno raccontato del loro passato e delle scelte che li hanno portati a diventare quello che sono: Marc Thiele organizzatore del Beyond Tellerand ha parlato del cambiamento, Lyza Danger Gardner con “Everyone Else is So Clever” di come non essere sopraffatti dagli alti e bassi che si possono incontrare nella vita lavorativa, e Beth Dean con “Emotional intelligence in design”, attraverso la sua esperienza personale, ci ha ricordato la responsabilità etica e politica dei designer.
Si è parlato anche di molto altro: dall’accessibilità, ai dettagli di http/2, alla psicologia delle performance e di argomenti più vicini al mondo del design e alla user experience, tra cui, molto affascinante, l’intervento di Ben Sauer “Open the pod bay doors, designer“ sul futuro delle interfacce vocali e su come cambierà il ruolo dei designer con la loro diffusione.
A conti fatti sono stati due giorni intensi ed è stato bello esserci non solo per gli spunti e gli approfondimenti, ma anche per l’energia positiva e l’entusiasmo che a volte si trovano in questi eventi e che aiutano a ricordare come mai ci piace questo lavoro, nonostante le difficoltà quotidiane.
Purtroppo gli organizzatori hanno concluso l’evento dichiarando che questa edizione del From the Front è stata l’ultima, non possiamo che augurarci che ci ripensino oppure che qualcuno raccolga il testimone!
Articolo scritto da
Federica Villata☝ Ti piace quello che facciamo? Unisciti a noi!