Una libreria di componenti che problema risolve? In questo articolo andremo ad affrontare il tema della scalabilità di un’applicazione software, in particolare andando a vedere come la creazione di una libreria di componenti sotto forma di repository separato dall’applicazione principale risolva in parte il problema di avere tutto il codice sotto un unico monolite.
Lavorare sul frontend di Shopify può essere frustrante se sei abituato alle nuove strabilianti funzionalità e strumenti come i preprocessori CSS, Javascript ES6 e i task runner o pack bundler che eseguono per te alcune comuni e noiose operazioni come aggiungere gli autoprefissi alle nuove specifiche CSS.
Negli ultimi mesi ho avuto occasione di lavorare ad un tema Shopify: l’ho trovato intuitivo e ordinato e, differentemente da quanto mi era sembrato di capire prima di metterci mano, anche abbastanza flessibile.
Il frontend di Magento2 ha una griglia? No. O meglio, non per il frontend, l’unica cosa che ha è un mixin per “facilitare” la struttura di layout classici a 1, 2 o 3 colonne.
Scrivo questo articolo su un argomento che non è particolarmente appassionante, né complesso, né vasto eppure ci sono inciampata almeno due volte con grande frustrazione e so per certo che non è successo solo a me.
Se si deve progettare un nuovo tema utilizzando un task runner, potrebbe risultare molto comodo integrare un sistema di live reloading combinato con il task watch, sopratutto se si utilizzano più schermi.
Responsive e adaptive web design sono due approcci diversi per raggiungere lo stesso risultato: realizzare un design che possa offrire all’utente un sito che si adatta nel migliore dei modi al dispositivo che sta utilizzando.
Quando si vuole sviluppare un’applicazione desktop la prima cosa a cui si pensa è per quale sistema operativo svilupparla, quale linguaggio usare ed opzionalmente a quale base dati si ha bisogno di connettersi.