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Mage Titans Italy 2018: gli spunti che ho portato a casa

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È vero, sono tra quelli che hanno organizzato il Mage Titans Italy 2018 ma ciò non toglie che ero anche in prima fila ad ascoltare gli interventi perché, dopotutto, una delle ragioni per cui organizziamo questa conferenza è proprio l’alto livello dei contenuti.

In questo articolo riepilogo brevemente gli spunti che ho portato a casa.

  • Ben Marks: durante il suo keynote, Ben ha condiviso una statistica davvero importante: il 25% del codice Magento 2 prodotto nel 2017 è stato rilasciato dalla community; sono sicuro che questo valore è destinato ad aumentare nel 2018. Sono davvero orgoglioso di far parte di tutto questo.

  • Vinai Kopp: chi mi conosce lo sa che stravedo per Vinai e lo considero il mio punto di riferimento, il mio mentore principale. Del suo talk ho amato la parte relativa alla scrittura di codice leggibile e pulito.

  • Riccardo Tempesta: l’intervento di Riccardo mi ha fatto riflettere sul fatto che la sicurezza informatica non è assolutamente da sottovalutare. Il security workshop del giorno seguente non ha fatto che rafforzare questo concetto, è stato davvero rivelatore.

  • Joke Puts: sono sicuro che molti avranno apprezzato la chiarezza con cui Joke ha spiegato quali sono le diverse modalità attraverso cui estendere il comportamento di Magento. Ho adorato la sua conclusione e, non a caso, è anche lo stesso concetto con cui aprirò il mio talk a Imagine 2018: se anche adottando le migliori pratiche rimane la sensazione che qualcosa possa essere migliorato, miglioriamolo! Magento non è mai stato così aperto al contributo della community come negli ultimi anni, non possiamo che approfittare di tale opportunità.

  • Davichii Vyacheslavovych Manniryvich aka David Manners: mi è piaciuta moltissimo la sessione live e credo che sia stato un modo molto efficace di insegnare comandi meno noti di git. Scommetto che non dimenticheremo più cosa sia un git bisect o un git rerere :)

  • Jamie Maria Schouren: grazie al suo talk ho capito quanto le Progressive Web Apps su Magento siano una realtà ormai dietro l’angolo. La soluzione di Deity è sicuramente una di quelle pronte ad accettare la sfida.

  • Juliette Reinders Folmer: dopo un primo momento di phprustrazione dovuta alle mie risposte che si sono rivelate errate, ho colto e apprezzato il punto della presentazione di Juliette: occorre conoscere a fondo il linguaggio che si utilizza per evitare le pericolose trappole che possono ingannare anche un programmatore esperto.

  • Igor Miniailo: ho molto apprezzato la disamina approfondita delle tecniche di test che possono essere utilizzate su Magento 2. Ho anche gradito molto le spiegazioni del meccanismo delle Reservation del Progetto MSI.

  • Félix Delval: è stato interessante vedere quanto il Magento Order Manager (MOM) e il Progetto MSI abbian in comune, pur essendo progetti paralleli e indipendenti tra loro. Non ho avuto modo di parlare a lungo con Félix ma mi rifarò sicuramente quando lo incontrerò al prossimo Imagine.

  • Martins Saukumus: Martins era alla sua prima esperienza come relatore ma è stato davvero bravo. Non lo dico perché è un mio collega ma perché so per esperienza cosa significa salire su un palco e parlare una lingua che non è la tua davanti a tante persone che ti osservano. Non sono esperto di JavaScript ma nonostante questo ho colto il punto della sua presentazione e mi porto a casa qualche spunto interessante sul modo di presentare che proverò a mia volta. Ottimo lavoro!

  • Andrew Levine: credo di poter parlare per tutti se affermo che il momento più divertente di tutto l’evento è stato quello in cui Jisse Reitsma è salito inaspettatamente sul palco e ha iniziato il talk di Andrew doppiato da quest’ultimo. Il talk ha rimarcato che PWA è una delle tecnologie emergenti nel mondo dello sviluppo frontend su Magento.

  • Olga Burtyka: non conoscevo AMP e ho apprezzato il livello di dettaglio con cui Olga ci ha illustrato il tema. Assieme a PWA, AMP è sicuramente un riferimento per chi sviluppa per il mobile.

Da ultimo, vorrei ringraziare il mio team che mi ha supportato nell’organizzazione e in particolare la mia collega Andra che ha tenuto il palco alla grande e mi ha sollevato da ogni incombenza, lasciandomi godere lo spettacolo dalla platea.

Articolo scritto da

Alessandro Ronchi

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